Chissà quanti di voi se le ricordano quelle piccole carte plastificate, che erano davvero una fonte di inesauribile valore per quanti erano nella condizione di doversi trovare un appoggio tramite una cabina telefonica per avvisare mamma e papà che si sarebbe fatto tardi o per farli stare sereni che si stava bene, quando si pensava di stare peggio. Le schede telefoniche, ci salvavano la vita!
Eppure, oggi sarebbe impensabile vederci con loro tra le mani, alla ricerca di cabine telefoniche ormai inesistenti, per effettuare chiamate urbane e interurbane, avendo a nostra costante disposizione smart-phone di ultima generazione, a cui affidare le nostre vite e la nostra quotidianità. Ma quanto ci mancano quei tempi andati? Ecco cosa c’è da sapere!
Le schede telefoniche: ecco perché erano, e sono, così speciali
Le schede telefoniche sono state introdotte nella vita di tutti i giorni a partire dagli anni ’80 per sostituire un altro elemento rivoluzionario nel campo della comunicazione: i gettoni. La prima scheda telefonica è stata emessa in Giappone nel 1982, con l’attivazione delle prime cabine telefoniche a pagamento. Subito, in poco tempo, per via della loro praticità e facilità d’uso, sono diventati d’uso e appartenenza comune, senza limiti d’età e di consumo.
Il loro funzionamento era limitato solo alla presenza di un microchip o un codice a barre, che registrava il credito disponibile: gli utenti inserivano la scheda nello scomparto relativo alla scheda telefonica, e il sistema interno di queste schede telefoniche leggeva il costo della chiamata e il credito residuo. QUesto era quindi un metodo più veloce e immediato che risolveva di molto la vita di tutti, anche quando non si disponeva di monete.
Le schede telefoniche più rare: ecco quali sono
Ci sono in giro alcuni esempi di schede telefoniche rare, esemplari da ricerca sopraffina, che non sempre è facile trovare, nemmeno tra i collezionisti più incalliti; queste schede, in particolare, sono così importanti che riescono a raggiungere valori collezionistici di tutto rispetto, diventando elementi a cui puntano tutti gli appassionati più fissati con la loro collezione di queste schede speciali; ecco quali sono:
- scheda telefonica giapponese del 1982: vale fino a 500 euro
- scheda telefonica commemorativa delle Olimpiadi di Barcellona del 1992: vale fino a Mille euro
- scheda telefonica delle Poste Italiane, che vengono emesse in edizioni limitate, per eventi storici o artistici importanti: il valore va da 200 a 800 euro
- scheda telefonica per il Giubileo del 1995: vale fino a 600 euro
- scheda telefonica della festa della musica del 1999: vale più di 300 euro
- scheda telefonica della Disney, con diversi personaggi: dipende dal personaggio, più o meno frequentemente trovabile, va da 200 a mille euro
Sicuramente, in altre realtà ci saranno schede telefoniche che hanno valori anche più elevati; ma queste rappresentano, seppure in minima parte, un elemento di analisi importante per comprendere l’importanza che si deve dare alla collezione delle schede telefoniche rare, considerando il grande impatto che hanno avuto nella storia dell’evoluzione delle tele-comunicazioni.
QUindi, il valore delle schede telefoniche dipende da numerosi fattori, ma oggi essendo elementi da collezione a tutti gli effetti, senza alcun tipo di possibilità che ritornino in auge, queste rappresentano davvero esemplari rari, che bisogna possedere, al di là della rarità e del valore collezionistico, ma anche solo per il valore affettivo che ci lega a un tempo in cui tutto era molto meno complicato e più tranquillo.